“Nulla è perduto con la Pace. Tutto può esserlo con la guerra”

“Nulla è perduto con la Pace. Tutto può esserlo con la guerra”

La guerra colpisce soprattutto le popolazioni ed in particolare le persone più deboli, con distruzioni, morti, ferite, sopraffazioni, sfollamenti, alimentando odi e rancori che rimangono a lungo indelebili.

L’abbiamo visto in questi ultimi decenni in tante aree di conflitto armato e di guerra dove milioni di persone sono state colpite e dove nulla è stato risolto, abbandonando poi intere popolazioni al loro triste destino.

Papa Francesco, ieri, al termine dell’udienza generale, ha esortato a fermare la guerra, e riprendere la strada del dialogo. “Come me, tanta gente in tutto il mondo sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza…”

La rete pacifista comasca si mobilita a poche ore dallo scoppio della guerra con l’aggressione della Russia all’Ucraina. Lo fa con un appello e una manifestazione e con un’azione (verbale) simbolica cioè ribattezzando piazza Vittoria a Como in “piazza della Pace” dove è stato organizzato un presidio per sabato 26 febbraio alle 11. ASCI aderisce all’appello insieme alla rete Vicinidistrada di cui fa parte.

Di seguito, l’appello integrale.

La situazione in Ucraina sta destando enorme preoccupazione. Noi, Associazioni, Reti, Comuni e singoli cittadini, che in questi anni ci stiamo impegnando per portare avanti percorsi di sensibilizzazione e educazione alla pace e di soluzione nonviolenta dei conflitti sul territorio comasco, insieme ai movimenti pacifisti italiani e di altri paesi diciamo NO alla guerra, alle violenze e all’uso delle armi nei paesi ai confini dell’Europa, come in tutte le zone del mondo in cui ci sono guerre e violazione dei diritti.

Ci schieriamo per una soluzione pacifica dei contrasti ottenuta con il confronto, il dialogo e la negoziazione fra le parti in causa.

Chiediamo agli organismi nazionali e internazionali di intervenire con tutta la loro influenza perché non si degeneri in atti bellici e violenti che possono provocare il coinvolgimento di altre nazioni e un allargamento delle ostilità

Chiediamo all’Italia e all’Europa di prendere iniziative urgenti e significative da una posizione di neutralità attiva, per ottenere una de-escalation immediata della tensione e avviare la ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte, chiarendo la propria indisponibilità a sostenere avventure militari che aumenterebbero le spese militari a danno di altre spese più necessarie e urgenti.

Le nazioni coinvolte sono detentrici di armi nucleari, il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il trattato per la proibizione delle armi nucleari ratificato da più di 50 nazioni nel mondo, l’Italia non è fra queste; chiediamo all’Italia di ratificare il trattato e di farsi portavoce presso le altre nazioni perché anch’esse aderiscano

Siamo vicini alle popolazioni vittime del conflitto e che in caso di escalation della guerra dovrebbero lasciare il loro paese e vivere da profughi in altre regioni.

Siamo vicini alle persone di quei paesi che abitano in Italia, alle Chiese russe e ucraine presenti anche nel nostro territorio che assistono impotenti all’escalation della guerra e alle sofferenze dei loro popoli.

Il movimento pacifista comasco, formato da tutte le realtà che operano per la pace, continuerà, come ha sempre fatto finora, a sensibilizzare le coscienze, l’opinione pubblica e i giovani sui temi relativi alla pace, alla nonviolenza e a istituire momenti di approfondimento sulle situazioni di crisi per permettere di avere una visione più approfondita della realtà.