Due storie da Manila!
Ernesto è un bambino giocherellone e dispettoso, molto esile ha la carnagione chiara e i capelli di un nero corvino. Frequenta l’asilo e sta imparando a colorare e a scrivere le prime parole. Riesce a riconoscere le lettere, ma ha difficoltà a pronunciarle correttamente. Vive con i suoi genitori in una baracca dello squatter di Manila. La famiglia è in serie difficoltà perché nei mesi di lockdown entrambi i genitori non hanno potuto lavorare e ancora oggi la madre non ha un lavoro regolare e il padre, conducente di “tricycle”, mezzo di trasporto tipico nelle Filippine, guadagna pochissimo per via della scarsità di turisti. I genitori di Ernesto si fanno carico anche delle spese mediche del nonno, ma i soldi non bastano e faticano a mettere in tavola un pasto per tutti.
Arkesha è una bambina minuta. Figlia unica, le piace inventare giochi con i bambini suoi vicini di casa. Vive con la sua famiglia nella casa del nonno materno perchè i suoi genitori non hanno un lavoro regolare e non possono permettersi di affittare una baracca solo per loro. La casa è fatta di materiali di scarto, non hanno acqua ed elettricità indipendenti perché troppo costoso. Sono soliti acquistare cibi di strada come polpette di pesce, kikiam e kwek-kwek (uovo locale ricoperto di farina) che spesso sono l’unico pasto della giornata. Raramente la madre riesce a dare ad Arkesha un pasto completo e nutriente.
La salute e il futuro di Ernesto e Arkesha sono a rischio a causa della malnutrizione per questo sono stati inseriti nel Programma di Sostegno Alimentare del Centro guanelliano di Manila, ma ci serve il tuo aiuto.
Questo Natale fai la differenza: Aggiungi un pasto a tavola!
Dona ora e assicura dieci pasti completi a Ernesto e Arkesha.