Sulla soglia – Tra corpi e menti, luci e ombre della vita di strada
Martedì 11 maggio, presso la sede della Circoscrizione 6 in Via Grandi 21 a Como, alla presenza dei referenti degli Enti della Rete dei servizi per la grave marginalità, del Comune e dei servizi pubblici operanti nell’ambito sanitario e sociale, è stata presentata la “Ricerca intervento nell’ambito del disagio psichico tra le persone senza dimora”, risultato dell’attività di progetto finanziato dal Comune di Como su un bando per la concessione di contributi a sostegno di interventi a favore di soggetti in condizione di grave marginalità per l’anno 2020.
L’intervento nato dalla collaborazione tra ASCI don Guanella e Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, ha portato alla luce i numeri di una delle problematiche legate alla povertà più estrema che si presenta oggi con maggiore drammaticità e rispetto alla quale al momento non esistono sul territorio di Como progetti e percorsi specifici di intervento: il disagio psichico. La ricerca ha fatto emergere come la sofferenza di cui sono portatrici le persone, la complessità del disagio e la mancanza di risorse e strumenti di sostegno e accompagnamento, rendono urgente una progettualità specifica per costruire in futuro un sistema di supporto e accompagnamento, per questa fascia di persone che all’interno del complesso ed eterogeno mondo dei senza dimora, aggiungono alle tante difficoltà connaturate alla vita in strada, un vissuto di sofferenza maggiore e di isolamento, che spesso si incrocia con il “mondo” delle dipendenze da alcool o da sostanze e con possibilità molto più limitate di cura, soprattutto in un ipotetico percorso di lungo periodo che preveda una presa in carico complessiva, che non può essere solo di tipo sanitario. I tempi e le risorse messe a disposizione per il progetto, pur non permettendo la costruzione immediata di tale sistema, hanno rappresentato un’occasione privilegiata per conoscere, approfondire e monitorare il fenomeno e poter giungere all’elaborazione di una proposta di intervento per migliorare la qualità della vita delle persone senza dimora con disagio psichico presenti in città e con essa, quella dell’intera cittadinanza. Conoscere per agire dunque, grazie all’operato di persone competenti, in particolare di una consulente con formazione sociologica e uno psichiatra in formazione specialistica, per il supporto nella raccolta dei dati e della loro elaborazione, sia quelli emersi nelle tante interviste effettuate agli operatori e ai volontari delle diverse associazioni e ai referenti dei servizi pubblici operanti nell’ambito sanitario e sociale, che quelli raccolti attraverso l’Unità di Strada predisposta dalla Cooperativa Lotta Contro l’ Emarginazione.
Un percorso che ha richiesto tempo ed energie, ma stimolante ed affascinante, per provare ad immaginare insieme un cammino che possa un domani, con l’impegno responsabile di tutti, accompagnare e sostenere chi, nel già difficile contesto della grave marginalità e della vita in strada, è portatore di un disagio ancora più complesso che genera ulteriore sofferenza.