Una nuova Casa famiglia
Lo scorso mese di ottobre ha preso il via ad Adidome (Ghana), nella regione del Volta, la nuova casa famiglia per disabili promossa dall’Opera Don Guanella.Il terreno, donato dagli “Amici del Ghana” ONLUS, dista 70 Km da Abor, dove sorgono già i due centri per disabili St. Theresa e St. Agnes.
Massimo Anzalone, il nostro amico cooperatore inviato a coordinare i primi passi della nostra struttura ci scrive dal Ghana:
Ormai dal mese di ottobre siamo operativi nella nuova casa in Adidome e stiamo cercando di mettere le basi per lo sviluppo futuro di questa casa. Non è per niente semplice partire da zero: al St. Theresa Center di Abor, dove ero prima, c’erano tutte le comodità possibili, qua non c’è niente. In effetti qualcosa c’è: una piccola casa, delle camere esterne per i ragazzi e uno stabile non finito per la falegnameria. Ma sono in buona compagnia, con un lavoratore, la cuoca, e poi i ragazzi Wonder, Agia, Bengiami e Eden. Il nostro obiettivo è quello di stare con loro e aiutarli ad essere il più possibile autonomi. Viviamo tutti in comunità, in una piccola casa famiglia e i nostri ritmi di vita quotidiana sono proprio quelli di una famiglia. Alla mattina, dopo la sveglia, la pulizia della camera e la doccia, facciamo colazione insieme.
La colazione, come gli altri pasti, è preparata dalla cuoca aiutata da un ragazzo a turno nelle operazioni di apparecchiare e sparecchiare, lavare le tazze ecc. Poi c’è un momento di preghiera e l’inizio delle attività al Centro. Con i ragazzi stiamo cominciando a fare i lavori di pulizia, di sistemazione delle attrezzature e stiamo organizzando l’orto con i pomodori, l’insalata, le carote, le cipolle. Dopo il pranzo iniziano le attività scolastiche e manuali (come la realizzazione di cesti in paglia, di sgabelli, di scope), ma non mancano ampi spazi dedicati al gioco e allo sport; il pomeriggio si conclude con una bella doccia ristoratrice.
Ci ritroviamo tutti per la cena, seguita da un momento di condivisione (giochi, tv…), di preghiera e quindi tutti a nanna! Cosa abbiamo da fare in un prossimo futuro? Dovremo completare la falegnameria, costruire una casa per accogliere gli operatori, i ragazzi disabili, i religiosi, le attività e magazzini; dovremo inoltre realizzare un pozzo per l’acqua con relativo serbatoio, una struttura per gli animali (maiali, capre, galline, conigli, ecc) e la recinzione in muratura attorno al complesso.
Dobbiamo anche creare una casa, la “Good samaritan home for mentally challenged”, destinata ad accogliere una cinquantina di bimbi disabili dai 3 ai 15 anni, già integrati nel progetto.
Insomma c’è veramente tanto da fare!
Un saluto e un ringraziamento a tutti gli amici dell’ASCI per tutto quello che fate.
Un grosso abbraccio